1. RACCOLTA

2. RACCOLTA DEI CHICCHI

Tradizionalmente, i chicchi venivano raccolti utilizzando una canoa e bastoni di legno per far cadere i semi all’interno dell’imbarcazione, lasciandone alcuni per il risemina naturale. Oggi, le operazioni più grandi utilizzano attrezzature specializzate per garantire una raccolta più efficiente, preservando la qualità del raccolto.

3. ESSICCAZIONE

Dopo la raccolta, il riso viene steso su teli o griglie in un’area soleggiata e ben ventilata per asciugarsi. Girarlo regolarmente garantisce un’essiccazione uniforme e una qualità impeccabile.

4. TOSTATURA

Segue la fase di tostatura, un processo che aiuta a rimuovere le bucce e a esaltare il sapore, conferendo al riso selvatico il suo caratteristico gusto ricco e nocciolato.

5. BATTITURA

Per rimuovere le bucce, i chicchi vengono delicatamente rotolati o pestati. In passato, questo processo avveniva “ballando” sul riso, un movimento controllato che impediva ai chicchi di schiacciarsi e trasformarsi in farina. Era spesso un’attività divertente, affidata ai bambini che contribuivano al raccolto.

6. SEPARAZIONE

Dopo la battitura, il passo successivo è la separazione delle bucce dai chicchi utilizzando il vento o ventilatori. Questo processo, chiamato ventilazione, lascia il riso pulito e pronto da consumare.

7. CONSERVAZIONE

Infine, il riso selvatico viene conservato con cura in contenitori ermetici, freschi e asciutti, per mantenere intatti la freschezza e il sapore fino al momento in cui arriva sulla tua tavola.

DAL RACCOLTO ALLA TUA TAVOLA

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